CAMPO DEL PODERACCIO di Lucia Lascialfari

Foto di Giuseppe Caroccia

CAMPO DEL PODERACCIO

Il disprezzo che soppesa

esili residenti

guizza rosso come sottana

su un figlio scuro stretto dietro la schiena.

Veniamo poi

a prenderti il silenzio

che il latte e il fuoco lo assaporasti al campo.

Siamo le paraboliche

muggito di motore

odore nero nella padella.

Giù nella gola.

Negli occhi.

Le piattaforme di cemento oggi,

l’acqua corrente.

Figli dell’eroina fin nelle mani

cannibali della cronaca locale.

Non così prima.

Non così.

Quando i violini separavano il frastuono

dalla malinconia

e si poteva vivere di musica e rame

con i cavalli avanti ai carri

Lucia Lascialfari

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