Arena del Sole

Storia
Il luogo che oggi conosciamo come Arena del Sole ha una lunga storia che trova le sue radici nell’antico convento cinquecentesco delle monache domenicane di S. Maria Maddalena. Tuttavia, questo tempio religioso vede la sua chiusura durante l’occupazione napoleonica della città, per riaprire il 5 luglio del 1810 come Luogo dato agli spettacoli diurni, citando l’insegna stessa posta all’ingresso del teatro. Da luogo di meditazione e preghiera, pertanto, diventa luogo di febbrile vita artistica, grazie al commerciante Pietro Bonini, che lo concepisce come un teatro en plein air in cui si svolgono gli spettacoli a partire dall’inizio della Pasqua fino alla fine di settembre. L’Arena, in questa sua nuova veste, diventa per le grandi compagnie teatrali meta ambita. Noti artisti calcano la sua scena, da Tommaso Salvini a Eleonora Duse, Giovanni Emanuel, Irma Gramatica, Maria Melato, Paola Borboni, Marta Abba, Renzo Ricci e molti altri, arricchendone la programmazione fino al 1916, quando il teatro all’aperto, alla luce del sole, adotta coperture smontabili, che gli permettono di prolungarne l’attività anche nel periodo invernale, sia come teatro sia come cinematografo. Contestualmente, infatti, il grande schermo prende piede e nel teatro spesso si privilegia la programmazione cinematografica, con la trasformazione nel 1949 in vero e proprio cinema. Con il susseguirsi dei giorni, dei mesi, delle stagioni e del tempo ci affacciamo finalmente al 1984, anno svolta in cui il Comune di Bologna acquista l’Arena ripristinando, per due stagioni, l’antica attività teatrale sotto la direzione artistica di Yuri Lyubimov.
Ma un’altra opera di ristrutturazione coinvolge il rinnovamento di questo palazzo neoclassico, grazie alla volontà del Comune e della Regione Emilia-Romagna che, nel 1995, lo proclamano Teatro Stabile di Bologna, sotto la direzione artistica della cooperativa fondata da Dario Fo e Vittorio Franceschi: la Cooperativa Nuova Scena.
Gli ultimi avvenimenti storici, tuttavia, hanno determinato un cambiamento interno allo stabile: attualmente il teatro è gestito da ERT- Emilia Romagna Teatro Fondazione, il cui direttore è Pietro Valenti. Un prolungamento artistico che vede coinvolte, sotto lo stesso cielo di produzione, le città di Bologna, Modena e Cesena. La produzione artistica, però, ha un più ampio circuito emiliano-romagnolo, che gestisce il Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, Pubblico di Casalecchio di Reno, il Teatro della Regina di Cattolica, il Teatro Asioli di Correggio, il Teatro 29 di Mirandola, il Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo, il Teatro Boiardo di Scandiano fino ad arrivare al Teatro Ermanno Fabbri di Vignola. L’Arena fa parte, infatti, di un progetto culturale sempre più esteso che ospita sia il Progetto Prospero, una rete culturale europea per incentivare sempre più la mobilità artistica, sia il VIE Festival, per un’apertura maggiore all’espressione artistica contemporanea. Ma un altro aspetto fondamentale per ERT è la formazione continua dei giovani garantendo, in questo modo, diversi percorsi formativi per conoscere meglio la grande macchina teatrale.
Di recente Emilia Romagna Teatro Fondazione è diventata teatro nazionale.

La danza all’Arena
L’Arena del Sole ospita da sempre spettacoli di danza, con sfumature italiane e internazionali. Da esempi di danza classica, come quella del Balletto Nazionale della Buriazia Baikal (Russia) nel 2006 o come Lo Schiaccianoci del Balletto Russo di Anna Ivanova nel 2012/2013, accoglie negli anni anche svariate compagnie, quali l’Ensemble californiano fondato da Jacques Heim (coreografo del Cirque du Soleil), la Compagnia di Enzo Cosimi con Bastard Sunday, la danzatrice di flamenco Cristina Hoyos con il suo Romancero gitano. Dalla collaborazione con AterDanza vengono ospitati Inferno di Emiliano Pellisari, Caravaggio di Matteo Levaggi e Passo della coreografa Ambra Senatore. Passiamo poi all’annuale presentazione degli spettacoli del Festival Gender Bender, che ha visto transitare a Bologna A corpo libero di Silvia Gribaudi, Les cuisses a l’ecart du coeur di Virginie Brunelle, Storm and come di Yasmeen Godder e Parkin’son di Giulio D’Anna. Negli ultimi tempi le sue stagioni si arricchiscono muovendosi sempre più verso la contemporaneità, alcuni esempi ne sono infatti SOULSOLO/CABAREtTIME della coreografa e danzatrice bolognese Silvia Traversi, Animali senza favola della Compagnia Simona Bertozzi, Disabled Theater di Jérome Bel, il ColletivO CineticO con Miniballetto n.1. Uno sguardo che va oltre dunque una tipicità e che propone, in ogni stagione, diversi accenti della danza da mostrare agli spettatori.

(a cura di Sara Fulco)

Spettacolo ospitato per Nelle Pieghe del Corpo
DOLCE VITA_Archeologia della Passione

Quando
31 marzo-21.00

Come arrivare
Il teatro ha sede in via Indipendenza 44, nel pieno centro cittadino.
Autobus: navetta A, 11, 27

Link
http://www.arenadelsole.it/

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